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Nel fine settimana che stiamo lasciandoci alle spalle, Policoro ha ospitato una importante manifestazione, dal nome “La notte di Heraclea” Una tra giorni di cultura, storia e spettacoli. Una celebrazione interessantissima sebbene molto costosa, che avrebbe dovuto giovare, alla nostra Città, sia in termini di crescita culturale che di visibilità d’area.
Policoro avrebbe dovuto avere i riflettori puntati addosso dall’intero arco jonico e colline contigue. Ne usciamo invece con le ossa rotte, con una Città divisa in tifoserie e delusa nelle aspettative.
Il tutto è stato gestito malissimo. L’amministrazione in carica ha dato prova di grandissima inadeguatezza. Il bando di gara, pubblicato sulla piattaforma del mercato elettronico la prima volta ad ottobre, è andato deserto poiché improcedibile. Spacchettato in aree tematiche e riproposto ancora sul MEPA è stato assegnato a Novembre. Per ironia della sorte, o più correttamente per vizi di forma e sostanza, è stato nuovamente rivisitato e riproposto ancora una volta per la parte dei servizi. Definitivamente aggiudicato a soli due giorni dal pianificato evento. Tutto questo ha comportato dei ritardi che di fatto non hanno consentito all’amministrazione di pubblicizzare l’evento. Il tutto si è così risolto in una manifestazione “casa casa”.
Venerdì è andata abbastanza bene. Due appuntamenti culturali di spessore, di cui uno in sala consiliare e l’altro in biblioteca. Segno tangibile che Policoro ha sete di cultura e volentieri vi partecipa quando l’offerta è fruibile.
Nella giornata di Sabato invece si è cristallizata tutta la inadeguatezza della mancata pianificazione. Scarsità di presenze, operatori commerciali disinformati e disorientati, palchi e strutture inadeguate, artisti confusi e sballottati da un palco all’altro (alcuni nemmeno hanno più suonato).
Domenica, ultima sera della tre giorni, la Piazza ha risposto bene, l’artista è stato gradito, ma di contro l’intera via Siris era completamente deserta e tristissima. 
Una tre giorni che, da come hanno iniziato a gestirla sin da Ottobre, ho definito “una gravidanza a rischio” per una serie di motivazioni che approfondirò con l’assessore al ramo e con il segretario generale, conclusasi con un clamoroso aborto. 


Non sono mancate ingerenze della cattiva politica, quella che detta “chi deve fare cosa, quando e come” (girava addirittura da tempo una lista con dei nomi e dei precetti da ossequiare in caso di aggiudicazione della gara).
Un aborto costosissimo dunque. Questa la tre giorni che stiamo lasciandoci alle spalle. Un esempio di cosa non fare quando ci si occupa di politica. Questo l’insegnamento culturale che ci lascia La notte di Heraclea 2018. 
Il presente non è solo un comunicato stampa ma una pubblica denuncia a firma di un consigliere comunale nell’esercizio del mandato. La politica non deve ingerire ne pilotare, altrimenti gli scenari ipotizzabili posso divenire particolarmente seri. 
Avevamo provato a proporre di rimandare il tutto alle vacanze natalizie. Ci sarebbe stato così il tempo di pianificare per bene il bando di gara e riproporlo nel mese di dicembre, a ridosso delle festività. Policoro sarebbe così potuta divenire attrattiva, appetibile, nei confronti dei paesi limitrofi. Ma non c’è stato verso.
I cinici hanno vinto, gli operatori commerciali sono stati gabbati, i fondi pubblici sono stati sperperati, la Città ha perso.
L’ennesima buona occasione è andata perduta. 
Giuseppe MAIURI
Consigliere comunale (Capogruppo) di Policoro Futura