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“Nel corso degli ultimi anni si assiste ad un graduale e sistematico ridimensionamento dell’Ospedale di Policoro (MT). Ad oggi non solo l’organico è sottodimensionato, ma sono diminuiti anche i posti letto a fronte di un aumento dell’utenza e delle prestazioni, dovuto ai ricoveri provenienti da un bacino di utenza accresciuto dalla chiusura di ospedali limitrofi calabresi, di Tinchi e dei reparti dell'ospedale di Chiaromonte (PZ) a cui afferiva l'utenza del Senisese e del Pollino. Se a tutto ciò si collegherebbe anche qualche reparto mal gestito, per l’incapacità professionale dirigenziale, ecco che il tutto si complica esclusivamente a discapito dell’ammalato”

Forte è la denuncia del segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano per il quale, “si richiede un vigile impegno delle amministrazioni comunali e delle intere cittadinanze ioniche, perché la necessità politica di chiudere determinati reparti è continuativa. Va garantito l’ospedale difendendo il diritto alla salute certamente non per una questione campanilistica. Gli ospedali non sono fabbriche e i pazienti non sono prodotti. A Policoro, trattasi di un ospedale che opera nell’arco ionico nella zona più popolosa della Regione Basilicata, che, peraltro, è divenuto negli ultimi anni meta di pazienti residenti in numerosi comuni calabresi situati in un arco che va da Rocca Imperiale a Trebisacce (CS) e oltre. A tutto ciò dobbiamo aggiungere e ribadire che smembrare l’ospedale e non potenziarlo significa non garantire il diritto alla salute che dovrebbe essere valido per tutti i cittadini italiani da Policoro a Trento. Alla politica, agli amministratori comunali, ai sindaci, al Presidente della Provincia di Matera, avv. Piero Marrese e all’assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Flavia Franconi, l’Ugl chiede: Ne siete a conoscenza che negli ultimi mesi ben 11 medici sono andati via senza essere sostituiti, 7 dirigenti medici dell’ospedale di Policoro hanno denunciato per iscritto la drammatica situazione in cui viene a trovarsi l’ospedale in cui prestano la loro attività? E non solo i sette – prosegue Giordano – in tantissimi continuano a fare turni massacranti, medici e paramedici, senza un minimo di riposo dovuto per legge. L’Ispettorato del Lavoro di Matera e le forze dell’Ordine ne sono a conoscenza? I grandi sindacalisti della Sanità materana ne hanno preso conoscenza o si tappano gli occhi?

Della questione si è più volte occupata l’Ugl mostrando solidarietà e vicinanza agli operatori e agli ammalati. La puntuale rappresentazione dei fatti dei professionisti che ben conoscono la struttura ospedaliera in cui lavorano evidenziano che l’ospedale Giovanni Paolo II è, per il numero di prestazioni, il terzo della regione Basilicata dopo quelli di Potenza e di Matera. Purtroppo il numero delle esigenze da soddisfare, secondo l’Assessorato regionale deve avere una drastica riduzione dei Servizi con danni gravissimi per i cittadini. Ed infatti vengono soppresse le Unità Operative complesse di Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Pronto Soccorso, Radiologia e Laboratorio Analisi. Alla sordina di tutti, con gli ultimi Atti Aziendali, dunque, l’ospedale di Policoro è divenuto una dipendenza dell’ospedale di Matera. Un esempio: in un centro importantissimo posto su un arteria nazionale come la Statale Ionica 106, il traumatizzato da incidente stradale che avesse la necessità di prestazioni ospedaliere nelle ore notturne può essere sottoposto all’esame radiologico presso l’ospedale di Policoro dove c’è solo l’operatore tecnico, ma per la refertazione e quindi per la diagnosi deve attendere che si pronunci il sanitario di Matera che telematicamente legge la radiografia con l’attesa di un’ora o due per avere il responso: ROBA DA PAZZI  - tuona forte il segretario Ugl, Giordano -. Ai Sindaci diciamo che tutto ciò che fù fatto negli anni ’70, si è d’un tratto cancellato l’opera di amministratori regionali che hanno reso l’ospedale di Policoro struttura autonoma degli ospedali riuniti di Matera. Vergogna, siamo stati riportati indietro di decenni diventando struttura periferica dell’ospedale di Matera. Nell’Assemblea regionale, purtroppo, l’area Metapontina è stata completamente dimenticata. Tutti i consiglieri regionali dovrebbero avere a cuore la situazione dei problemi dell’intero territorio. Ma quale attenzione maggiore è stata posta da coloro i quali di quel territorio sono l’espressione elettiva? NERSSUNA, si sono accodati alla cattiva esperienza degli assessori esterni della regione che il territorio non lo conoscono. L’ospedale di Policoro non è fallimentare, vi sono ospedali in Basilicata – conclude Giordano – dove la politica ha mantenuto le sale operatorie, ha mantenuto alcuni reparti e non c’era nessun cittadino che, anche per fare un semplice intervento, sceglieva il ricovero in quei reparti. Noi Ugl siamo controcorrente a questa politica regionale scellerata, chiediamo più personale qualificato, e non raccomandati, e più posti letto per tutto l’ospedale di Policoro”.