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Rotondella.Santa Lucia in un dipinto di fine '700.jpgNella comunità rotondellese, il culto di Santa Lucia, ha ricoperto da sempre un ruolo di primo piano e l’usanza di degustare il grano cotto, addolcito ed arricchito con zucchero o miele, fa parte della tradizione locale.

A testimoniare la venerazione nei confronti della martire siciliana un pregevole dipinto di fine ‘700 (attribuito insieme a quello raffigurante San Rocco al pittore Francesco Oliva di Mormanno) ed una statua di piccole dimensioni oltre alla documentata presenza nella sottostante piana rotondellese di un villaggio rurale denominato Santa Lucia, nato sui resti di quello più noto di Trisagia (di età medioevale) e andato distrutto, attenendoci a quanto riportato da diverse fonti, dal terremoto del 1669, evento che spinse le famiglie che vi risiedevano a trasferirsi a Rotondella. 

La Festadi Santa Lucia, giunta quest’anno alla sua X edizione, rappresenta un momento importante, sia di incontro che di riflessione, per l’intera comunità rotondellese. Ad organizzarla è il Consiglio Pastorale in collaborazione con Donne Impresa della Coldiretti.

Questa X edizione si svolgerà giovedì 13 dicembre e prevede alle ore 18.00 la celebrazione della Santa Messa officiata da Mons. Vincenzo Orofino, Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, nella chiesa di S. Antonio.

A seguire, tra l’adiacente Porticato e la sala della Casa canonica la benedizione e degustazione del grano per finire con la “Pesca di beneficenza” il cui ricavato verrà utilizzato dalla Caritas parrocchiale.

Battista D’Alessandro