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La giornata più lunga dell’anno per il popolo materano e lucano si è svolta senza intoppi organizzativi a parte qualche scroscio di pioggia. Così si è alzato il sipario su Matera Capitale Europea della cultura 2019, e a portare i suoi auguri alla Città dei Sassi, sono giunte le più alte cariche dello Stato, dal premier Conte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha dichiarato: "Questo è un giorno importante per Matera, per l'Italia e per l'Europa. Un giorno d'orgoglio per Matera e la Basilicata. Un giorno d'orgoglio per l'Italia che vede una delle sue eccellenze diventare protagonista". "L'idea stessa d'Europa – ha aggiunto Mattarella - si fonda sulla cultura delle sue genti, che unisce e non divide, che è solidale ed aperto. Matera rappresenta oggi all'Europa un Sud che vuole innovare, che vuole offrire al domani un futuro migliore".
Parole forti e ben definite che hanno fatto da chiusura all’evento trasmesso in eurovisione da Rai1 e condotto da Gigi Proietti, per la cerimonia inaugurale dell’anno della Cultura a cui hanno preso parte centinaia di migliaia di visitatori. Imponenti le misure di sicurezza che hanno permesso il regolare svolgimento dello spettacolo.
Il Sindaco di Tursi Salvatore Cosma, che ha preso parte alla cerimonia insieme a tutti gli altri Sindaci lucani, stringendo anche la mano al premier Conte, riassume così le emozioni immense di questa lunga giornata:


“E’ con enorme piacere che ho poter stringere la mano al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il quale ho avuto l'onore di poter parlare della mia città scoprendo un qualcosa di eccezionale: il premier conosceva e conosce il nostro Albino Pierro. Un'emozione senza precedenti che mi rende ancora più innamorato della nostra Tursi che grazie alla poesia dialettale di Pierro, è riuscita a farsi conoscere in Italia e nel mondo. 
Matera e la Basilicata – aggiunge il Sindaco - da ieri hanno vinto la loro sfida mostrandosi al mondo intero.
Le parole forti del Presidente Mattarella devono rappresentare il nostro Vangelo laico da seguire affinché l’Europa continui ad essere terra di culture e popoli perché la cultura deve essere sempre bene universale e non bene di pochi.
Da oggi inizia una nuova sfida per non perdere tutto ciò che ieri abbiamo mostrato e dimostrato tutti insieme mettendo in sinergia con la Capitale Europea della Cultura, tutte le altre 130 perle che compongono il meraviglioso scrigno chiamato Basilicata, terra ancora da scoprire e che saprà nuovamente sorprendere. Ora come non mai dobbiamo impegnarci tutti, lavorando in sinergia tra comunità senza campanilismi e soprattutto senza litigi per divergenze su appartenenza e colori politici. 
Matera 2019 sarà la vetrina dove Tursi dovrà collocarsi ed affermarsi sempre più.”