Alle altre Regioni non dovrà essere tolto nulla. Tra i vincoli previsti in Costituzione, il Fondo di perequazione e i Lep
ROMA, 30 gennaio - “Il Movimento 5 Stelle sulle autonomie “non è affatto messo all’angolo. Ricordo che il ministro Stefani coordina il negoziato ma deve confrontarsi con i ministri della Salute, dell’Ambiente, dei Trasporti: quindi siamo parta attiva. Tra l’altro come garante c’è il presidente Conte. Stiamo facendo delle analisi molto approfondite proprio perché alle altre Regioni non deve essere tolto nulla”. La questione quindi “è di competenze di quanto poi verrà assecondato rispetto alla richiesta che viene fatta dalla Regione”.
Così il ministro per il Sud, Barbara lezzi, questa mattina intervenendo a Radio 1.
“Stiamo avviando questo negoziato sulle autonomie perché è previsto dalla Costituzione e quindi non ci possiamo certo tirare indietro, tanto più che è stato richiesto da alcune regioni del Nord in virtù di un referendum. Sempre nella Costituzione sono previsti ulteriori vincoli quali il Fondo di perequazione e i Livelli essenziali di prestazione (Lep), che fino ad ora non sono stati individuati e tanto meno rispettati.
Inoltre da molti anni esiste la commissione parlamentare sul federalismo fiscale che però non si è mai occupata dei riparti a favore dei comuni e delle Regioni più povere, quelle che hanno più bisogno. Io partirei da qui, ovvero dall’abbattimento del divario tra Nord e Sud, che è una parte importante del contratto di governo. Ecco perché l’autonomia rafforzata non mi preoccupa: il nostro faro sono il contratto di governo e le garanzie costituzionali. Ci sono vincoli che devono essere rispettati e che guideranno le nostre scelte rispetto alle richieste di maggiori deleghe richieste dalle Regioni”.
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