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E’ il momento della verità per il Bernalda Futsal che nella finale play off della gara di ritorno è chiamato a ribaltare il passivo di 3-1 della partita d’andata contro il Traforo. I ragazzi di Do Amaral nella gara di sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 16:00)  sono chiamati all’impresa con la formazione calabrese che può vantare la migliore difesa della regular season. L’alto tasso di difficoltà della gara è aumentato per i rossoblu dall’assenza dell’argentino Gaston Bueno, espulso in occasione dell’incontro di sabato scorso al PalaEventi. Bidinotti e compagni, però, potranno contare su un PalaCampagna ribollente d’entusiasmo e presumibilmente sold out in considerazione dell’importanza del match da ritenersi storico per Bernalda. Sulla finale abbiamo ascoltato il difensore rossoblu Davide Fusco.

LA FINALE D’ANDATA. “Nella gara di andata – dice Fusco - contro il Traforo è mancata un po' di lucidità, se avessimo approfittato delle opportunità avute, soprattutto nel primo tempo, staremmo a parlare di un'altra partita. Abbiamo patito anche qualche per qualche disattenzione nell’arco della partita ma ci può stare. Loro sono stati un po' più cinici, ma non è finita. Ci separano solo due gol”

VERSO LA FINALE DI RITORNO. “Ora nella gara di ritorno non si potrà più sbagliare. Dobbiamo essere concentrati dal primo all’ultimo minuto cosi com’ è nelle nostre corde. Sarà importante l'approccio e non avere fretta: l’importante è non buttarsi a capofitto in avanti per ribaltare il risultato. In buona sostanza dobbiamo gestire noi la partita. Sarà senz'altro un'altra guerra, l'ultima. Una partita dura, sconsigliata ai deboli di cuore. Ci vorranno nervi saldi dall'inizio alla fine, uniti e concentrati si può.

I TIFOSI. Ovviamente noi potremmo contare sull'appoggio del nostro pubblico, dei nostri tifosi. Prevedo un record di presenze al Palacampagna da quando esiste il futsal a Bernalda. Questo pubblico ti da una spinta in più,  anche quando sei stremato ci sono loro a spingerti. Chi viene a giocare a Bernalda sa benissimo che deve faticare il doppio, perché giochiamo in 6”