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“Rivolgiamo il nostro plauso al Comandante della Compagnia, Capitano Marco Cappetta, e agli uomini della Guardia di Finanza di Policoro (MT), per le importanti operazioni che in queste ore hanno portato alla luce più di un caso riguardanti prestazioni lavorative in nero o lavoro sottopagato. Per l’Ugl, continua incessante l’azione di contrasto al sommerso di lavoro e d’azienda da parte dei militari, allo scopo di osteggiare quei fenomeni connessi agli illeciti in materia previdenziale e contributiva legati allo sfruttamento di lavoratori dipendenti assunti irregolarmente e all’evasione fiscale”.

Lo afferma il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “è un quadro allarmante, solo grazie ai Finanzieri della Compagnia di Policoro si è appurato che tre persone prive di un regolare contratto di lavoro venivano impiegate in specifiche mansioni lavorative da un’impresa di ristorazione operante sul litorale della costa ionico-metapontina e dove, il datore di lavoro non aveva posto in essere alcun adempimento di ordine previdenziale ed assicurativo e non aveva effettuato la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto d’impiego. Non è certo il primo caso – prosegue il sindacalista – ma l’Ugl da sempre contraria ad ogni forma di sfruttamento, invita il dipendente, per tutelarsi, a sporgere denuncia contro il datore di lavoro in forma anonima precisando inoltre che, i lavoratori che vogliono sporgere denuncia, ma che non se la sentono di esporsi in prima persona, possono rivolgersi ai sindacati. Bisogna togliere il lavoratore dalle maglie della mancanza di occupazione e dalla disperazione, - continua il sindacalista - sia con lo strumento delle azioni di contrasto nei confronti degli imprenditori che non rispettano le regole, che attraverso l’ulteriore potenziamento delle iniziative governative concrete, utili a favorire un progressivo incremento dei posti di lavoro che tengano conto della dignità e dei diritti di tutti i lavoratori. Ci troviamo in una situazione drammatica e, come Ugl, auspichiamo e sollecitiamo un pronto intervento da parte della politica ad ogni livello, che non può più fare finta di nulla, perché ad esempio non è possibile tollerare che gli organici degli ispettori del lavoro siano ridotti all’osso, quando invece debbano essere valorizzati per combattere la piaga dello sfruttamento del lavoratore. Nel caso specifico dell’operazione ordinata e diretta dall’ufficiale Cappetta, i finanzieri hanno contestato al responsabile dell’impresa oltre che alle previste sanzioni amministrative,  l’obbligo di regolarizzazione delle posizioni lavorative e il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali omessi. Ribadiamo la nostra convinzione che le istituzioni governative ad ogni livello debbano fare una seria riflessione su ciò che sta accadendo, perché tali fenomeni sono per lo più ascrivibili al crescente stato di malessere dovuto dalla disoccupazione, in particolar modo nella nostra regione, che costringe i lavoratori anche qualificati (e persino laureati) ad accettare qualsiasi condizione pur di lavorare. Il servizio testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza sul territorio materano nell’attività di prevenzione e repressione degli illeciti comportamenti a salvaguardia delle regole del mercato e della legalità economica nonché a tutela dei soggetti più deboli, ossia i dipendenti, per i quali, se non prevale la cultura della regolarità, saranno sempre loro a pagare il prezzo più alto”.