Matera 2019 non è finita, cammina insieme a noi e lo fa attraverso la sua mastodontica Fondazione.
Continuano gli eventi, ma si tratta soprattutto di incontri istituzionali e procedimenti amministrativi che sono ben lontani dagli happening culturali che hanno caratterizzato l’anno da capitale della cultura.
Dopo aver più volte sottolineato le gravi lacune in materia di trasparenza e il lavoro a singhiozzo degli organi di controllo previsti dallo statuto della fondazione, ci siamo imbattuti in una serie di affidamenti lampo avvenuti negli ultimi 30 giorni.
Si va dalla riprogettazione della piattaforma Matera Events (quella della procedura cervellotica per la prenotazione degli eventi), alla fornitura dei boccioni di acqua e servizio di facchinaggio per le sede della fondazione. Tutti affidamenti sottosoglia con importi tra gli 8mila e i 40mila euro. La cosa che fa più riflettere è la tempistica che questi affidamenti riportano: se prendiamo il caso dell’ultimo avviso relativo alla gestione della piattaforma Matera Events possiamo chiaramente notare che ci sono ben 24 ore disponibili per la presentazione delle offerte. Stessa durata per altri avvisi presenti sul portale.
A cosa è dovuta cotanta velocità? Due mesi dopo la chiusura di Matera 2019 si è deciso di rinnovare la piattaforma poco “user friendly” sulla quale venivano pubblicizzati gli eventi. Come mai?
Purtroppo questo genere di procedure lampo sembrano essere un tratto caratterizzante della pubblica amministrazione lucana. Tutte le volte si trova la pezza normativa per giustificarle, ma in nessun caso si utilizza il buon senso.
Non facciamo della fondazione l’ennesimo carrozzone foriero di sprechi. I vertici abbiano il coraggio di chiarire queste anomalie. Questa non è la cultura a cui dovrebbero ambire Matera e la Basilicata intera.
Gianni Perrino Portavoce M5S Basilicata Consiglio Regionale
Membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione Matera - Basilicata 2019