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L’attenzione verso le fasce più deboli è sempre stata al primo posto. L'amministrazione comunale di Montalbano si è sempre orientata in questa direzione, sostenendo le persone più bisognose, e l’idea di chiedere un servizio a favore delle persone diversamente abili e delle loro famiglie ha portato il Comune a fare richiesta alla Regione, così come avrebbero potuto fare tutti i comuni, di gestione di uno spazio sulla spiaggia in Lido Torre di Scanzano Jonico.
Lo spirito è stato esclusivamente quello di offrire un servizio di qualità per un nobile fine e non certo di rinverdire polemiche sull'autonomia del comune di Scanzano Jonico.
Purtroppo oggi fa specie scoprire che esiste una classe politica che riconduce tutta la questione ad una minaccia dell'autonomia del comune di Scanzano, quando ormai tutti i territori, in particolare in un momento difficile e storico come quello che stiamo attraversando, dovrebbero progettare, elaborare e realizzare iniziative comuni e collaborative per offrire servizi avanzati che, tra l'altro, rendono attrattivo proprio il comune in cui esse ricadono.
A dimostrazione del fatto che non vi debbano essere strumentalizzazioni ed eventuali possibili divisioni tra comunità, si è ritenuto opportuno proporre una collaborazione tra le nostre comunità, ipotesi che ha trovato già disponibilità nei commissari del comune di Scanzano, nell'unire le forze, utilizzando anche risorse stanziate per gli stessi obiettivi, nella direzione di attrezzarsi a costituire l’unione dei comuni per garantire più servizi e di qualità, a dimostrazione del fatto che questo progetto, che lo propone Montalbano, è anche di Scanzano e, non solo, ma di tutti i territori.
“Continuiamo a ritenere - sottolinea il sindaco di Montalbano Piero Marrese - che questo tipo di servizio sia utile e necessario per le fasce sociali più deboli delle comunità, e che la richiesta presentata era intesa a rendere un servizio all'intero territorio, considerato nel suo complesso, e non certo al comune di Montalbano. Evidentemente le nostre buone intenzioni non sono state comprese nel loro reale senso. Auspichiamo quindi che associazioni impegnate nel volontariato, gruppi spontanei di cittadini o altre realtà più propositive che conoscono e hanno a cuore il territorio, e che fossero animate delle nostre stesse buone intenzioni, si possano far carico di progetti e idee di eguale tenore che possano aiutare una parte importante della nostra comunità. Non è questo il momento di divisioni, ma bisogna restare tutti uniti, evitando ogni forma di campanilismo e investendo tutti insieme sul nostro territorio”.