“Facendo seguito alla comunicazione inviata relativamente a quanto sta accadendo nel reparto IMA/2 dello stabilimento siderurgico e dopo aver partecipato alla riunione indetta per avviare le procedure di raffreddamento conseguenti alla comunicazione di sciopero annunciato da altre OO.SS, l’UGL Metalmeccanici non si ritiene soddisfatta delle motivazioni addotte dall’azienda nel giustificare il comportamento assunto presso tale reparto: nella fattispecie, si è posta l’attenzione su quanto è accaduto e sta accadendo durante le operazioni di imbarco e sbarco”.
Lo si apprende dalla segreteria provinciale Ugl metalmeccanici di Taranto.
“Diverse sono le anomalie che vengono riscontrate dall’Ugl metalmeccanici Taranto: utilizzo di operatori di retrobanchina (Locomotoristi, Carrellisti, Addetti Magazzino, Targhettisti) in luogo degli addetti titolati all’esecuzione delle suddette attività che, al contrario, sono posti in CIGO COVID; utilizzo di Capi Squadra in luogo dei Carrellisti; attività di rizzaggio a bordo nave svolto da società terze, secondo un ipotetico accordo di cui non si ha traccia, mentre gli addetti sociali sono posti in CIGO COVID; l’applicazione della cd. “polifunzionalità” sbandierata in ogni dove, senza alcun riconoscimento economico agli interessati ed in totale disaccordo con l’inquadramento contrattuale. Poiché l’atteggiamento assunto da AMI è ancora una volta lesivo della professionalità e dignità dei lavoratori nonché in totale contrasto con gli accordi sindacali sottoscritti illo tempore, che vengono applicati a piacimento dell’azienda a proprio insindacabile giudizio, generando tensioni sociali tra gli stessi lavoratori, che continuano ad essere i soli a pagare le conseguenze di tali comportamenti irresponsabili, si proclamano per la giornata del 05/06/2020, 24 ore di sciopero”.