La conferenza stampa dello scorso 12 giugno per fare il punto sulla situazione del lago del Pertusillo doveva essere un’occasione per togliere alcuni legittimi dubbi ai cittadini e agli amministratori locali sulla qualità delle acque, ma purtroppo non è stato così.
La colorazione atipica evidenziata in questi mesi sarebbe dovuta al proliferare di un’alga, la “Gymnodinium psuedopalustre” mentre le analisi di laboratorio farebbero emergere che gli idrocarburi rinvenuti nella diga sarebbero prevalentemente di origine biogenica, ossia derivanti dalle resine delle foglie e degli aghi degli alberi che contornano il lago.
Se da un lato Bardi e Latronico cercano di infondere tranquillità, dall’altro lato, il D.G. ARPAB, Ramunno, parla esplicitamente di “malato Pertusillo” tenuto sotto controllo dallo scorso mese di novembre.
Nei resoconti della conferenza stampa non vi è alcun riferimento all’avvenuto declassamento delle acque del Pertusillo da A2 ad A3 ovvero all’ultimo gradino della classificazione per le acque superficiali destinate alla produzione di acque potabili. Questo, a nostro avviso, non sarebbe un problema di poco conto dal momento che le acque classificate A3 necessitano di un trattamento fisico e chimico spinto, di affinazione e disinfezione. A tal proposito ci sarebbe una relazione che ARPAB avrebbe inviato alla Regione e che attesterebbe la decisione di declassare le acque del Pertusillo. Ne abbiamo chiesto copia all’ARPAB.
Ricordiamo che il lago, oltre ad essere una importante risorsa per la nostra regione è un bacino strategico dal quale attingono anche regioni limitrofe come la Puglia.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata - Consiglio Regionale