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L’iniziativa si è tenuta a Nova Siri, Rotondella e Matera 23, 24 e 25 ottobre

Ha commosso i presenti il reading “Non è venuto nessuno”, promosso dall’associazione Collettivo dei Realisti Visionari in onore del pittore e scenografo Gaetano Dimatteo, ormai da qualche anno malato di Parkinson.

Pezzi di lettura teatralizzata a partire dalle parole del Maestro, tratti dall’omonimo libro curato dall’insegnante e giornalista Pino Suriano e dall’attrice Roberta Laguardia (edizioni Edigrafema).

Il reading è stato proposto in tre occasioni, a Nova Siri (presso l’azienda Taverna), a Rotondella e a Mater, il 23, 24 e 25 ottobre proprio con la voce di Suriano e Laguardia. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Colletivo dei Realisti Visionari.

Di grande intensità è stato soprattutto il momento in cui è intervenuto personalmente il Maestro Dimatteo, a Nova Siri, estremamente provato negli ultimi tempi dalla malattia del Morbo di Parkinson.

Nei testi, tratti dalla viva voce del Maestro quando ancora era in salute, emerge il racconto intenso di un uomo vivo, sempre alla ricerca di forme nuove e sempre roso dal tarlo della solitudine (da qui il titolo), nonostante la mondanità di cui si è sempre circondato e le tante attenzioni ricevute da più parti.

Nelle parole offerte a Suriano e Laguardia non sono al centro, se non a sprazzi, i racconti delle tante amicizie vip che hanno caratterizzato la sua carriera (da Dario Bellezza a Rocco Barocco, passando per Gil Cagnet, Alberto Moravia e Anna Maria Ortese) ma la sua biografia personale, il suo intenso e drammatico racconto con i genitori, la sua originalissima esperienza politica, le sue battaglie ecologiche e sociali.

Alle diverse iniziative sono intervenuti, per offrire un contributo in qualità di relatori, diversi suoi amici, tra cui alcuni intellettuali del territorio come Saverio Ciccimarra, Carmela Carella, Livia Veneziano e Pino Santarcangelo. E’ stata letta in pubblico anche una bellissima lettera del giornalista Nino Cutro indirizzato al maestro Dimatteo.

“Il Maestro ci lascia un’eredità di delicatezza ma anche di grande libertà. Lui è stato interessante, anche per alcuni grandi uomini, perché ha saputo interpretare solo e soltanto un ruolo: quello di uomo libero da schemi” hanno detto i curatori Suriano e Laguardia.

Tra i testi letti anche alcuni sprazzi delle interviste rilasciate da Antonella Amendola (storica giornalista e un tempo compagna del grande scultore Tano Festa), lo scrittore e suo caro amico Biagio Arixi, il giornalista Mario Franco Rivelli.

Il reading sarà proposto a breve anche in altre realtà lucane e non solo.