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 La Polizia di Stato di Matera ha notificato la misura di prevenzione dell’Avviso Orale, disposta dal Questore nei confronti di un giovane, denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il 12 febbraio, gli agenti della Squadra Mobile, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, lo avrebbero notato mentre cedeva al conducente di un’auto un involucro, ricevendo in cambio denaro. Intervenuti subito dopo lo scambio, gli operatori hanno bloccato l’autovettura, recuperando un involucro, contenente 2 grammi di hashish. Il giovane, invece, è stato fermato mentre cercava di dileguarsi a piedi.

Pertanto, veniva effettuata una perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio, con l’ausilio delle unità cinofile della Guardia di Finanza. Nell’armadio della stanza in uso al giovane indagato, venivano rinvenuti e sequestrati 1,27 gr di hashish, nonché materiale idoneo al confezionamento. Durante la perquisizione, gli operatori recuperavano all’interno del water della carta oleata che, analizzata dalla Polizia Scientifica, dava esito positivo ai reagenti specifici per cannabinoidi, facendo ritenere che prima di essere gettata nel water contenesse sostanza stupefacente non quantificabile.

Si precisa che gli accertamenti compiuti nei confronti del soggetto sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.

Considerati i precedenti per reati in materia di stupefacenti e rilevata la pericolosità sociale evidenziata dal giovane, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Matera ha avviato la procedura per l’adozione di una misura di prevenzione personale. Così, valutata la sussistenza dei presupposti previsti dal Decreto Legislativo n. 159/2011, così come modificato dal c.d. decreto Caivano, il Questore della provincia di Matera ha emesso la misura dell’Avviso Orale.

Le misure di prevenzione sono provvedimenti di carattere amministrativo (non penale) che il Questore può adottare come strumenti di difesa sociale nei confronti di soggetti considerati, a vario titolo, socialmente pericolosi. Hanno una finalità preventiva intesa ad assicurare la legalità nel territorio. Esse, infatti, non presuppongono necessariamente la commissione di reati e la relativa condanna, ma sono correlate ad una serie di condotte ed elementi che inducono a considerare la persona dedita alla commissione di reati che minano o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.