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È tutto pronto per la 25ª edizione di Primavera dei Teatri, il festival dei nuovi linguaggi della scena contemporanea ideato e diretto da Dario De Luca, Saverio La Ruina, Settimio Pisano, che si terrà a Castrovillari dal 26 maggio al 1° giugno 2025. Un traguardo importante per una manifestazione che in un quarto di secolo ha saputo trasformare una città del sud Italia in uno dei più vivaci laboratori di sperimentazione teatrale a livello nazionale e internazionale. Con oltre 35 eventi tra spettacoli teatrali, performance, danza, musica, residenze artistiche, mostre, workshop e incontri, il festival si conferma come un crocevia di visioni, linguaggi e creatività con 9 Prime Nazionali, 1 anteprima nazionale e 4 residenze artistiche. Nato nel 1999, Primavera dei Teatri è oggi un punto di riferimento nel panorama culturale italiano, grazie a una programmazione audace e rigorosa che mette al centro l’innovazione artistica e il rinnovamento generazionale. In una regione spesso esclusa dai circuiti culturali dominanti, il festival si fa portavoce di una progettualità dal forte impatto sociale e culturale, contribuendo alla crescita di un pubblico consapevole, curioso e partecipe. In un momento storico in cui la cultura è chiamata a rinnovare la propria funzione sociale e politica, Primavera dei Teatri ribadisce la propria missione: promuovere il teatro come strumento di riflessione critica, contaminazione artistica e sviluppo locale, puntando sui nuovi linguaggi, le giovani generazioni e la multidisciplinarità. La direzione artistica ha saputo costruire, nel tempo, una progettualità culturale articolata e coerente, capace di innestare nel Sud Italia processi virtuosi di rigenerazione territoriale attraverso l’arte. La Calabria, grazie a Primavera dei Teatri, si è affermata come crocevia per la nuova drammaturgia e punto di riferimento per le reti culturali nazionali e internazionali. «25 anni di festival sono un piccolo traguardo – dichiarano Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano - 25 anni di festival a Sud, in Calabria, sono un piccolo miracolo. Un percorso fatto di sogni e visioni, scommesse e lotte, politica e poesia. Un tempo lungo di teatro vissuto, progettato, attraversato. Di pubblico fedele, di artisti coraggiosi, di comunità costruite giorno dopo giorno. 25 anni di spazi aperti alla città, di formazione e relazioni, di cambiamenti e ritorni. Con l’acqua alla gola e le ali di cera, ma con i piedi saldi a terra e lo sguardo rivolto al futuro. 25 anni appassionati, contraddittori, vitali. Un festival che ha mantenuto il cuore intatto e ha saputo crescere grazie a chi lo ha abitato, pensato, vissuto. Un festival che ha formato persone, generato traiettorie, lasciato segni. Senza le tante donne e uomini che lo hanno animato, oggi non saremmo qui. È anche grazie a loro se Primavera dei Teatri può festeggiare questo compleanno.» LE RESIDENZE ARTISTICHE - Cuore pulsante della manifestazione, le residenze artistiche rappresentano uno spazio privilegiato per la creazione, il confronto e la crescita delle nuove generazioni di artisti. Il festival ospita e sostiene giovani compagnie emergenti, offrendo loro la possibilità di sviluppare progetti in un contesto fertile e multidisciplinare, dove linguaggi diversi dialogano e si contaminano. Un impegno che si rinnova di anno in anno con l’obiettivo di generare nuove traiettorie artistiche e favorire la circuitazione delle opere, anche attraverso la collaborazione con numerosi network nazionali. Primavera dei Teatri 2025 è realizzato con il sostegno di enti pubblici e partner culturali. IL PROGRAMMA 2025 Lunedì 26 maggio Il festival prende il via con una restituzione artistica: Cani Lunari di Francesco Marilungo al Polifunzionale, seguita dalla performance in prima nazionale Lo Spazio Occupato della Nuova Compagnia del Balletto di Calabria, con la coreografia di Luca Signoretti, al Teatro Vittoria. La serata si chiude con Nobody Nobody Nobody. It’s ok not be ok di Daniele Ninarello al Teatro Sybaris. Martedì 27 maggio La giornata si apre con la presentazione del libro Altrimenti il carcere resta carcere. Nel corso della giornata, Muna Mussie condivide la restituzione della sua residenza artistica. In serata si tiene la restituzione di Rise di Daniele Ninarello, seguita da Stuporosa, coreografia intensa di Francesco Marilungo. La giornata si chiude con Alla ricerca di una rosa ancora rossa una libera interpretazione di Renata Antonante, del lavoro scritto e messo in scena nel 1998 da Antonello Antonante e Franco Dionesalvi, sui versi del poeta Franco Costabile. Mercoledì 28 maggio In prima serata, il Polifunzionale ospita Il grande spavento di Valentina Diana con Principio Attivo Teatro, mentre a seguire Iaia Forte interpreta Mia nonna e i Borboni, testo di Emanuele Trevi, che a seguire converserà con il pubblico circa le sue radici calabresi e il suo rapporto con la Calabria. La serata si conclude con Out of Blue del giovane autore Chicco Dossi. Giovedì 29 maggio La scena si apre con Alienate di Francesca Ritrovato, un assolo al femminile della giovane autrice e attrice calabrese. Segue in prima nazionale CRICK, un sentito omaggio a Francesco Silvestri; Topolino Crick – oggi Crick - visto da Dario De Luca e Saverio La Ruina nell’interpretazione dello stesso Silvestri negli anni ‘90, viene riproposto per ricordare un drammaturgo tra i più significativi della nuova scena napoletana di recente prematuramente scomparso. Chiude la programmazione Polmoni di Duncan MacMillan, prima produzione della giovane compagnia Mar Giomitch di Michele De Paola, Marisa Grimaldo, Giovanni Malafronte. Venerdì 30 maggio In mattinata viene presentato Autoritratto sentimentale per inviluppo di Claudio Facchinelli, critico teatrale recentemente scomparso, storico amico del festival. In prima serata va in scena Incontro, una prima nazionale firmata dal Collettivo lunAzione. A seguire ancora una prima nazionale con Ivan e i cani per la regia di Federica Rosellini, e La Verma, altro debutto nazionale a firma di Rino Marino con musiche dei Fratelli Mancuso. Sabato 31 maggio La giornata culturale inizia con la presentazione del libro La non scuola di Marco Martinelli di Francesca Saturnino. Cecilia Foti presenta La questione dell’imbuto, esito della sua residenza artistica. In programma in anteprima nazionale Molly, con Letizia Russo diretta da Girolamo Lucania. Atteso in prima nazionale Danio Manfredini con il suo Cari Spettatori, mentre Rosario Palazzolo presenta Tiger Dad, interpretato da Salvatore Nocera. Domenica 1° giugno In prima serata debutta in prima nazionale Io sono verticale di Francesca Astrei. A seguire ancora una prima nazionale, Emma B. vedova Giocasta, monologo di Alberto Savinio con Marco Sgrosso. Chiude il festival Goodbye Horses, prima nazionale di Dalila Cozzolino. Workshop Durante tutta la settimana, dal 26 maggio al 1° giugno, si terrà il laboratorio teatrale R.A.C.cordi! a cura del collettivo R.A.C., ispirato al film Fitzcarraldo. Oltre La giornata conclusiva del festival si apre con il laboratorio di cucina calabrese M’a mpari? T’a mparu!, condotto da Giulia Secreti. Musica Cinque i momenti musicali nelle varie serate con Altea, Daniele Moraca, Fablo Seed, Gianfranco De Franco con Massimo Russo e gran finale il primo giugno con Sasà Calabrese.