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AGR “Sviluppare e consolidare le filiere corte per rafforzare i tanti piccoli produttori lucani e equilibrare il mercato locale rispetto alla distribuzione organizzata, investire sullo sviluppo dei mercati locali per creare un legame diretto tra produttore e consumatore finale, recuperare valore aggiunto e un rapporto qualità-prezzo più adeguato, attivando una serie di benefici sociali connessi al mantenimento della ricchezza all’interno del territorio. Sono queste le direttrici su cui si svilupperà l’azione dei bandi, per complessivi 3,2 milioni di euro, relativi alle due azioni della sottomisura 16.4 del Psr Basilicata 2014/2020 “Sostegno per la cooperazione di filiera per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali” approvati dalla Giunta Regionale e che saranno pubblicati sul prossimo Bur”.
Lo rende noto il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali.
“Con una dotazione di 2.2 milioni di euro si finanzia al 100%, senza anticipo, attraverso il primo dei due bandi, la costituzione di filiere corte, che non abbiano più di un intermediario fra produttore e consumatore. Possono accedere al sostegno aggregazioni di imprese agricole, cooperative, consorzi, distretti agricoli e rurali, reti di impresa, sistemi produttivi e altri soggetti che si organizzano per sviluppare una filiera corta e progetti progetti collettivi per un minimo di 75mila euro e un massimo di 200mila.
E’ pari a un milione di euro, inoltre, la dotazione per la seconda azione, relativa ai mercati locali con il fine di raggruppare produttori esclusivamente lucani situati in un raggio di 80 km dal mercato locale stesso, istituiti o autorizzati dai Comuni, riservati alla vendita diretta da parte degli agricoltori e che soddisfano gli standard previsti del Mipaaft.
I due bandi sono stati preceduti da una azione di sensibilizzazione del territorio, attraverso due incontri pubblici di animazione, nel novembre scorso, a Ferrandina (MT) e Tito (PZ), e dalla pubblicazione di un avviso esplorativo per la raccolta di manifestazioni di interesse attraverso cui sono state recepite e analizzate le indicazioni pervenute, in termini di priorità di investimento e fabbisogni da soddisfare, al fine di creare un migliore contesto di progettualità e massimizzare la partecipazione degli operatori interessati”.
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