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vania,teatro.pngEntra nel vivo l’ottava edizione del Premio Teatro Scuola Cultura Palma Cito, organizzato dal comitato omonimo.
Domenica 11 Dicembre si terrà la serata in ricordo della professoressa Palma Cito, docente alla cui memoria è intitolato il Premio, finalizzata all’assegnazione della borsa di studio collettiva, che consentirà a sedici ragazzi la partecipazione gratuita al laboratorio intensivo di teatro che sarà condotto dalla compagnia Òyes dal 12 al 16 Dicembre nel Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra.
Domenica sera, alle ore 18.30, il Palazzo della Cultura ospiterà l’aperitivo d’apertura dell’edizione 2016 del Premio. A seguire, alle ore 20.00, nel Teatro Comunale, la compagnia Òyes di Milano porterà in scena lo spettacolo “Vania”, ispirato a “Zio Vanja” di Anton Čechov.
Premio Nazionale Giovani realtà del teatro 2015 (Accademia Nico Pepe di Udine), menzione speciale alla drammaturgia Festival Inventaria 2016 (Roma), progetto vincitore del bando GO! Giovani opportunità (Monza-Brianza).
Ideazione e regia Stefano Cordella. Drammaturgia collettiva. Con Francesca Gemma, Vanessa Korn, Umberto Terruso, Fabio Zulli. Disegno luci Marcello Falco. Costumi e realizzazione scene Stefania Corretti, Maria Barbara De Marco. Organizzazione Giulia Telli.
Con il sostegno di fUnder 35 e Comune di Gubbio /URA – Regione Umbria (MiBACT). NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo.
«“Tutti, finché siamo giovani cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent'anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant'anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare”.
Così scriveva Anton Čechov in una delle sue lettere. Ed è proprio dalla stessa pervasiva sensazione di stagnamento ed immobilismo che è nata la necessità di questo lavoro. Come la maggior parte dei trentenni anche noi ci ritroviamo in un limbo poco rassicurante e per non sentire il vuoto ci aggrappiamo al passato e guardiamo al futuro con poche speranze. Il rischio è quello di sopravvivere galleggiando nel "letame" di cui scrive Čechov.
E così abbiamo deciso di raccontare le paure, il senso di vuoto, la difficoltà di sognare della nostra generazione attraverso una drammaturgia originale che pone le sue fondamenta sui temi e i personaggi principali di “Zio Vanja”, uno dei capolavori dell'autore russo.
La nostra vicenda si svolge in un paesino di provincia lombarda e ruota attorno al Professore, costretto a letto da una grave malattia. Non vedremo mai il Professore ma le tragicomiche conseguenze che la malattia produce sul resto della “famiglia”: la giovane moglie Elena, il fratello Ivan, la figlia Sonia, il Dottore. Come in “Zio Vanja” anche i nostri personaggi hanno la sensazione di non vivere la vita che vorrebbero. Ma la spinta al cambiamento deve fare i conti con la paura di invecchiare, le rigidità, i sensi di colpa, il timore di non essere all'altezza. Un divertente purgatorio di anime che rimanda all'inerzia della quotidianità e a tutti quei patetici ma vitali tentativi di darsi un senso».
Lo spettacolo chiude il primo Movimento della stagione di teatro contemporaneo e danza "Légami", a cura del Teatro delle Forche, nell’ambito del "Programma regionale di spettacolo dal vivo per la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali della Puglia – 2016”.
Info e prenotazioni: 0998801932/3497291060. Ultimi posti disponibili. Biglietto intero 10 euro, ridotto 5 euro (per gli studenti degli istituti superiori).